Parliamo di Fotografia e Natura
Perché fotografare la Natura? Qual è lo scopo di un fotografo naturalista?
Sicuramente molti di voi risponderanno: “Fare belle foto”, in effetti anche questo è uno dei motivi che spinge il fotografo a trascorrere molto tempo in appostamento, ma non è l’unico motivo.
Proprio durante un appostamento si ha la possibilità di rimanere soli, immersi nel verde e circondati dai suoni che la Natura offre.
I canti o richiami degli uccelli (questo dipende dalla stagione), lo scorrere dell’acqua e il fruscio delle foglie che si sfiorano cullate dal vento.
La fotografia naturalistica quindi è molto di più di una bella foto: è passione, concentrazione e riflessione.
Durante il momento di attesa si ha la possibilità di assorbire l’energia che la Natura sprigiona, e riesce sempre a regalare momenti unici.
Infatti, anche se non si porta a casa nessuno scatto, si è comunque felici, non a caso molti studiosi hanno dimostrato che trascorrere almeno venti minuti al giorno in Natura riduce lo stress accumulato durante la giornata.
Ovviamente, come ogni cosa, non è tutto rose e fiori, ci sono scatti che vanno sudati, programmati e sperati.
Descriverei la fotografia naturalistica come un ATTIMO.
L’attimo che se perdi potrai comunque dire di aver vissuto.
Non sempre si riesce a immortalare quell’istante, soprattutto se riguarda la fauna selvatica, questo perché quest’ultima è fugace e timorosa.
Anche se non vale per tutti, ci sono fotografi che purtroppo non si approcciano alla Natura nella giusta maniera, la loro ambizione e il loro bisogno di avere lo SCATTO PERFETTO, li porta ad utilizzare metodi per nulla etici per attirare gli animali, come il cibo o i richiami.
E’ importante secondo me capire che nella fotografia naturalistica non esiste lo scatto perfetto e che il ruolo del fotografo è quello di immortalare l’attimo concreto che la Natura ci dona.
Beatrice Orazi